Bíos Residenza Letteraria_In un altro senso_1,2,3 e 4 maggio 2025

Dal 2023, nei periodi in cui la tranquillità del bosco che ci circonda è più evidente, ospitiamo persone che condividono con noi la loro passione per la scrittura. Questa primavera, il tema di Bíos è In un altro senso, e abbiamo il piacere di avere il contributo di Elisa Biagini e Francesco Casaburi.

 

 

 

 

LA RESIDENZA

Scrittrici e scrittori di ogni livello hanno quattro giorni a disposizione, con l’input dei laboratori giornalieri e del paesaggio, per lavorare su un progetto di scrittura esistente, o iniziarne uno, sia esso narrativo o poetico, senza preoccuparsi d’altro che di scrivere, lontano dal consueto e dalle distrazioni. Lo staff del Rifugio si occupa di tutto il resto: i pasti preparati e serviti, le aree comuni curate, le stufe accese se necessario.

C’è sempre una delle scrittrici/scrittori disponibili per confrontarsi su dubbi originati dai laboratori, e momenti di chiacchiere durante i pasti o le pause.

 

QUANDO

dal 1 al 4 maggio 2025

 

PROGRAMMA

Mercoledì 30 aprile: Accoglienza e introduzione ai lavori

dalle ore 16 arrivo al Rifugio
18.00 aperitivo
19:30 cena

 

Giovedì 1 e Venerdì 2 maggio

Riappendere le foglie. Laboratorio di scrittura poetica a cura di Elisa Biagini

I partecipanti al laboratorio collaboreranno ad una cartografia lirica frutto di un percorso di lettura, scrittura e condivisione di testi poetici.

Ci si riappropria dello spazio attraverso le parole e lo si fa con la lentezza che è tipica della cura profonda, quella che serve a raccontare l’“altra” storia, la memoria degli spazi periferici e di confine, quella del paesaggio come porzione di territorio in senso affettivo.

 

“Avvicinati allo specchio dello scrivere:

mordere terra, mangiare ombra.”

Elisa Biagini

 

Elisa Biagini ha pubblicato varie raccolte poetiche fra cui L’Ospite (Einaudi, 2004),  Fiato. parole per musica (Edizionidif, 2006),  Nel Bosco,(Einaudi, 2007), The guest in the wood (Chelsea editions, 2013 – 2014 Best Translated Book Award), Da una crepa (Einaudi 2014; negli USA: Xenos books 2017; in Francia: Cadastre8zero 2018- Prix NUNC 2018), Filamenti (Einaudi 2020; in Francia: Le Taillis Pré, 2022, in Svezia Bökforlaget Edda 2023 e in Catalogna Saldonar, 2024), Close to the teeth (Autumn Hill books, 2021) e L’intravisto (Einaudi, 2024). Ha curato e tradotto l’antologia Nuovi Poeti Americani (Einaudi) e Non separare il no dal sì (Ponte alle Grazie, 2020), una scelta di poesie di Paul Celan. Con Antonella Anedda ha pubblicato Poesia come ossigeno. Per un’ecologia della parola (Chiarelettere, 2021). Insegna scrittura, letteratura e storia dell’arte a New York University Florence ed è direttore artistico del Festival Internazionale di Poesia “Voci Lontane Voci Sorelle”

 

Sabato 3 e Domenica 4 maggio

Narrazioni sensoriali. Laboratorio di teatro sociale su una mente non visiva.

Dicono che la vista sia il senso più potente; di certo è quello più “prepotente”!

Oggi come oggi la vista ha letteralmente invaso tutto il nostro essere: le nostre immagini mentali, i nostri schemi cognitivi, persino il nostro linguaggio.

Ma può esserci un modo diverso di raccontare, di veicolare, di immaginare?

Analizzeremo culture che avevano (e in alcuni casi hanno ancora) modelli sensoriali molto diversi dai nostri. REinterpreteremo brani letterari in chiavi percettive altre. Utilizzeremo giochi teatrali e di scrittura per sperimentare nuove strade narrative.

Perché altri modi sono ancora possibili. Basta cercarli.

 

Francesco Casaburi è scrittore, attore e formatore. Laureato in lettere classiche, da più di vent’anni porta in tutta Italia i suoi workshop sui meccanismi cognitivi delle menti non visive. Fino al 2016 ha tenuto corsi di tiflologia all’Università degli Studi di Salerno, dove ha condotto anche i primi laboratori di teatro sociale dell’Ateneo. Nel 2017 pubblica “Come la vedo io”, un saggio sulla cecità congenita, al fine di divulgare importanti scoperte delle neuroscienze connesse alla percezione sensoriale. Autore anche di numerosi testi teatrali, nel 2018 è tra i fondatori della compagnia “Sobremesa” che fonde diverse sensibilità ed esperienze provenienti dal teatro, dalla musica e dalla gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, per ricombinarle in spazi scenici non convenzionali quali musei, archivi e biblioteche. L’esordio nella narrativa arriva nel 2022 con la raccolta di racconti “Fuori luogo”. Ultimamente è impegnato anche nell’ideazione e conduzione di format antropologici.

 

 

Una GIORNATA TIPICA di residenza prevede:

h 8-10 colazione
h 10-13 laboratorio
h 13 pranzo
h 14-17 tempo libero – per dedicarsi agli esercizi proposti, fare una passeggiata, riposare
h 17-19 laboratorio
h 19 cena

 

Sabato sera alle ore 18 inizia la festa di chiusura della residenza con un open mic e restituzione del materiale creato durante la residenza per chi desidera. Attività aperta al pubblico.

 

ISCRIZIONI

Per info e per iscriversi, inviare una mail a info@rifugiosegavecchia.it o chiamarci al 347 653 1850

Early bird sconto speciale per iscrizioni entro il 14 febbraio

I posti sono limitati.

 

 

BÍOS NEGLI ULTIMI ANNI

Tra le scrittrici che abbiamo avuto il piacere di ospitare ci sono Alessandra Carnaroli, Alessandra Racca, Barbara Cassioli, Rayna Haralambieva, Alice Diacono.

ALESSANDRA CARNAROLI (1979) ha pubblicato: una silloge in 1° non singolo (sette poeti italiani) con una nota di A. Nove (Oèdipus, 2006), Taglio intimo (Fara editore, 2001), Femminimondo, con una nota di T.Ottonieri (Polimata, 2011), Elsamatta, collana «Syn. Scritture di ricerca» diretta da Marco Giovenale (ikonaLíber, 2015), Primine, con una nota di A. Cortellessa (edizioni del verri, 2017) Ex-voto, collana croma K diretta da I. Schiavone (Oèdipus, 2017), Sespersa, con una nota di H. Janeczek (Vydia editore, 2018), In caso di smarrimento / riportare a, con prefazione di Silvia De March, (Il Canneto editore, 2019), Poesie con Katana (Miraggi Edizioni 2019) e 50 tentati suicidi più 50 oggetti contundenti (Einaudi 2021). La furia, (Solferino editore, 2023) è il suo primo romanzo.

ALESSANDRA RACCA è scrittrice e performer, autrice di testi in prosa e in versi. La sua ultima pubblicazione è Io, Alice e il buio buio, albo illustrato, con le illustrazioni di Anna Castagnoli, (2019, Emme edizioni), fra i vincitori del Premio Malerba 2020.
Le sue raccolte di poesia, tutte edite da Neo edizioni, sono: Poesie antirughe (2011), L’amore non si cura con la citrosodina (2013), Consigli di volo per bipedi pesanti (2016). Nostra signora dei calzini, deluxe (2018)
Alcuni suoi testi sono inoltre inclusi in antologie, fra le quali La reggia di Venere, a cura di F. Genti, Sartoria Utopia, 2020, Matrilineare, Madri e figlie nella poesia italiana dagli anni Sessanta a oggi, a cura di L. Magazzeni, F. Mormile, B. Porster, A.M. Robustelli, La Vita Felice, 2018 e in Chissà se avrai i miei occhi, poesie scelte da Elena Carrano, illustrazioni di Pia Taccone, 2019, Ed. Clementoni.
Appassionata di poesia “ad alta voce”, l’ha esplorata attraverso reading, spettacoli, poetry slam e progetti multiformi ospiti di librerie, festival e realtà diverse in tutta Italia. Ha creato PoetiCo, il coro poetico di Torino. Insieme ad Arsenio Bravuomo è mente e cuore di Atti Impuri Poetry Slam, una delle realtà di poetry e story slam più longeve d’Italia. è fra i fondatori e membro del Direttivo della LIPS (Lega Italiana Poetry Slam) e direttrice artistica del festival Metronimìe, che ha accolto a Torino nel 2021 le finali nazionali di Poetry Slam.
Ha partecipato a progetti nazionali e internazionali di poesia performativa, tiene corsi di scrittura per adulti e bambini presso scuole, librerie, strutture pubbliche e private, collabora con la Scuola Holden di Torino, realizza progetti nei quali utilizza la scrittura e la poesia come forma di arte relazionale che possa unire la storia del singolo a quella della collettività.
www.signoradeicalzini.it

ALICE DIACONO è autrice di poesie, prose, articoli e saggi. Si è laureata in Lettere all’Università di Bologna, dove ha creato la fanzine Idioteca da cui sono nate innumerevoli collaborazioni, eventi, idee ed esperimenti. Nel 2017 ha raccolto le sue poesie nel libretto Il tempo di un bidé da cui è nato un reading che ha letto in librerie e festival, tra cui The Wrong – New Digital Art Biennale, Modo Infoshop, Zuma, Neon Festival e Olè Festival. Ha scritto e collaborato con numerosi blog, riviste e realtà editoriali come Jacobin, Not, L’Indiscreto, Doppiozero, Il Fatto Quotidiano. Nel 2019 ha frequentato la scuola di scrittura Bottega Finzioni di Bologna, ha pubblicato il saggio Santa Libera: storia di un’insurrezione armata con l’A.N.P.P.I.A e la Casa della Resistenza di Torino, e la raccolta di testi illustrata dal titolo Veniamo dal basso come un pugno sotto il mento (Battaglia Edizioni, 2019). Il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti. La sua poetica si definisce hardcore-zen e non morirà mai. Perché è già morta. iltempodiunbidet

BARBARA CASSIOLI nasce, sotto il segno del Sagittario, trentasei anni fa, a Bologna. Fin dalla prima adolescenza, è attirata dalle relazioni umane e si ritrova “ponte” tra i mondi: il “centro” ed il “margine”, ciò che è “integrato” da ciò che viene “escluso”.
Si forma, si sperimenta, ne fa un lavoro: dieci anni nei servizi sociali in mezzo a situazioni di grave marginalità e disagio.
La protegge il dharma e le varie forme d’arte a cui ha sempre, parallelamente, fatto riferimento e di cui si è nutrita.
Tra queste, liberatorie e terapeutiche: la scrittura e la danza libera. Le parole ed il corpo.
E’ stata introdotta ai libri e alle storie, da una meravigliosa insegnante delle scuole medie, la professoressa Marta, una matrona temibile e profondamente amorevole, e, da quel momento, ha dedicato molte estati e molti giorni a leggere e scrivere: diari, brevi racconti, storie, liste, bozze di romanzi.
E’ il 2019, però, l’anno della fenice, quando, durante un viaggio fondamentale, Barbara scrive e scrive davvero. Quei diari hanno vita e forma propria e diventano, come un fiume che si trasforma in mare, un libro: “Di questi tempi” edito da Alpine Studio, un libro di viaggio e di formazione, una matrioska di storie, collettive e personali, che ha il preciso intento di soffiare sulle braci altrui, quelle del sogno e della scelta di vita autentica. viaggiareapiediscalzi.com

RAYNA HARALAMBIEVA si è laureata in Drama and Languages presso l’Università dell’Essex. La sua passione per la scrittura l’ha portata a completare un master in drammaturgia. Il suo primo copione ha ricevuto una lettura all’Hot Bed Festival nel 2018. Ha scritto numerosi racconti, pubblicati in varie antologie online e cartacee. Kintsukuroi ha vinto il primo posto nella Nature Flash Fiction Competition di Litro nel 2021, e Once you make an impression on a crow è stato vincitore della Strands International Competition nello stesso anno. Cura laboratori di scrittura creativa e narrazione nel sud dell’Inghilterra, dove vive. Le piace vedere la scrittura come una forma di gioco e un luogo in cui lasciare spazio all’irrazionale e al subconscio. Ha un approccio laterale alla scrittura, esplorando il suo oggetto attraverso angoli insoliti.